All'inizio del 1984, da un gruppo di giovani della Parrocchia S. Maria del Piano, nacque l'idea di dar vita a un'emittente radiofonica. Grazie al sostegno dell'allora parroco Don Michele Oliva, il gruppo si mise subito all'opera e, con pochi mezzi e in maniera un pò pionieristica, già in occasione della Pasqua dello stesso anno l'etere verbicarese si arricchì di una nuova voce, quella di Radio Voce Amica. La stessa si costituirà in associazione a carattere comunitario senza scopo di lucro all'inizio degli anni novanta.
Da subito ci si rese conto che l'impresa non sarebbe stata semplice. Le risorse erano poche o nulle e tali sarebbero rimaste fino ai giorni nostri. C'era però tanto entusiasmo. Ma si sa che questo non basta a portare avanti una simile iniziativa, che ha bisogno costantemente di budget consistenti. Evidente sarà poi negli anni la latitanza e il disinteresse delle autorità sia civili che religiose. C'era però tanta fantasia e tanta voglia di crescere in un contesto sociale dove non esistevano altri sbocchi e quasi nessun' altra possibilità di esprimersi.
"Radio Voce Amica fa
quadrare il bilancio con fantasia" scriveva Millecanali
qualche anno fa. Questo per sottolineare quali erano le
trovate messe in atto dai giovani per racimolare qualche
spicciolo e permettere così la sopravvivenza della loro
creatura. Qualche festa a sottoscrizione organizzata in
occasione della Pasqua o nel periodo natalizio, qualche
estrazione a premi, ed ecco racimolato quel poco che
serviva a mandare avanti la baracca. Senza dimenticare le
piccole offerte donate da tanti fedeli una volta all'anno,
in occasione della giornata "pro R.V.A." organizzata dalla
parrocchia.
Ma, certamente, la fortuna non è stata quasi mai dalla parte di RVA, visto che spesso neanche il cielo è stato benevolo. Così un fulmine alla volta, ecco mandati in fumo i tanti sacrifici fatti per potenziare e sviluppare la piccola emittente.
Operando nel
territorio di Verbicaro, un centro dell'entroterra
dell'alto Tirreno della Calabria, la difficoltà maggiore è
sempre stata quella di diffondere il segnale al di là
delle colline che circondano la cittadina. Così nel tempo
il segnale è stato ristretto entro angusti confini, come
spesso ha raggiunto coperture che spaziavano in ben tre
provincie di tre regioni diverse. Quello che sarebbe poi
il bacino naturale di copertura di RVA, ovvero il Golfo di
Policastro, come anche da concessione governativa.
Le vicende che hanno caratterizzato la vita di RVA sono state talmente negative che sicuramente avrebbero demoralizzato i più. Non certo il gruppo di giovani promotori, o almeno il gruppo storico, nel frattempo cresciuto e diventato adulto insieme alla stessa emittente.
Oggi del gruppo originario
rimangono in pochi, in quanto molti, chi per lavoro, chi
per studio, sono stati costretti a lasciare questi
luoghi. Ma ogni occasione è sempre buona per ritrovarsi,
riunirsi, buttare giù nuove idee e ripartire a razzo con
tanta fantasia e naturalmente con "sempre meno soldi".
Sappiamo bene, almeno noi che ogni tanto ci affidiamo al
conforto delle Scritture, che "non di solo denaro vive
la radiofonia ma soprattutto di entusiasmo, fantasia e
creatività."
Prima con queste pagine web e oggi anche con la
trasmissione in diretta in rete di alcune delle attività
più importanti della nostra comunità parrocchiale
(novene, funzioni della settimana Santa, e altre
ricorrenze) è la sfida di questo nuovo millennio.